Premi, riconoscimenti e progetti per il futuro della scrittice Marta Lock
Roberta Nardi incontra ed intervista in esclusiva per iMOVIEZ Magazine la scrittice Marta Lock, che ci racconta un anno di premi riconoscimenti e i suoi futuri progetti artistici
Con Ritrovarsi a Parigi, la tua terza opera, hai ricevuto ben tre importanti riconoscimenti: il Premio della Critica a Casoria (NA), il Primo Premio a Ponsacco (PI) e il Premio Giuria Giovani a Mesagne. Ti aspettavi questa “vittoria”?
Da quando ho intrapreso la mia carriera di scrittrice non avrei immaginato nessuno dei traguardi raggiunti, neanche di essere qui in questo momento a rispondere alle domande per questa intervista. E’ stato tutto un susseguirsi di eventi, l’uno concatenato all’altro, quelli che pavimentano la strada giusta, quella in cui ci spinge il nostro canale energetico, quella che ci permette di sentirci realizzati perché stiamo facendo ciò che ci rende felici. Quando ho scritto Ritrovarsi a Parigi il mio desiderio era rendere co-protagonista del libro il mio adorato nonno materno, che ha lasciato la sua lunghissima vita a Pasqua di quest’anno all’età di centodue anni, perché è stato l’uomo più importante della mia vita, quello che mi ha insegnato a credere nei miei sogni, ad amare la letteratura, a seguire la mia strada e che mi ha lasciato in eredità lo spirito marinaio della sua famiglia – veneziano di nascita, marinaio per scelta e poi ternano per amore -. Ne è nata una saga familiare bellissima, fatta di valori, di racconti del passato che svelano il presente, di pregiudizi e di razzismo combattuti con la forza e la determinazione dei sentimenti veri, di traumi infantili che poi vengono portati alla luce e superati. Gli incontri quotidiani che Lizzy fa con il nonno sono un toccasana per entrambi e una guida per la nuova vita parigina della ragazza che, come suggerisce appunto il titolo, ritrova se stessa, ritrova il nonno lontano, ritrova i perché dei suoi blocchi, ritrova la capacità di amare davvero. Tutti i premi che il romanzo ha vinto credo siano stati una conseguenza dell’intensità emotiva con cui l’ho scritto e delle storie ordinarie, che alla fine sono quelle che rendono la vita straordinaria, in cui molti lettori si sono ritrovati. Ma non dimentichiamo che anche Miami Diaries ha vinto ben due premi letterari, anche se lì siamo su un altro ambito come trama, quello del cadere e del rialzarsi, del rimboccarsi le maniche davanti a una destabilizzazione totale della vita, dello scoprire, in quel percorso, un punto di vista completamente diverso e del comprendere l’importanza dell’amicizia quella vera, quella incrollabile, quella che si nutre anche di scontri se necessari a crescere e confrontarsi. Violet, Hanna e Sam, rampolli ricchissimi dell’alta società di Miami, dopo l’arresto per evasione fiscale dei padri delle due ragazze si ritrovano a doversi costruire un futuro che permetta loro di mantenersi. Le loro vite da quel momento acquisteranno sempre più spessore tanto quanto i loro sentimenti prenderanno spazio nelle loro esistenze, conducendoli giorno dopo giorno a una crescita personale e un arricchimento che regalerà loro la consapevolezza di essersi tirati fuori con le proprie forze da una situazione apparentemente senza via d’uscita e la certezza di aver portato la loro esistenza a un livello molto superiore rispetto a prima di quello che sembrava un baratro ma che, in realtà, ha costituito un importante salto in avanti.
A giugno 2015 ti viene conferito il Premio alla Cultura a Galatone Arte 2015, per il tuo ruolo di interesse, impegno e promozione dell’arte in tutte le sue forme. Nel settembre dello stesso anno esce il tuo ultimo scritto La sabbia del Messico. Qual è il filo conduttore di questo romanzo?
Questo romanzo è molto introspettivo, parla della forza di una donna che deve rinascere, dopo un trauma emotivo che la mette letteralmente in ginocchio; parla della difficoltà di ritrovare la fiducia in se stessa e negli altri, parla della fragilità che deve necessariamente essere tutelata davanti a tutto e tutti, parla della paura di ricordare uno strappo profondo all’anima e della successiva consapevolezza che è solo guardandolo in faccia con tutto il dolore che la memoria provoca che si può rigenerare una nuova forza per superarlo e andare avanti in modo più adulto e consapevole. E’ la storia di tutte le donne, è la storia di tutti gli esseri umani, è un percorso che chiunque ha dovuto fare o dovrà fare, prima o poi. Per tornare al Premio alla Cultura mi è stato conferito “per il mio ruolo di interesse, impegno e promozione dell’arte in tutte le sue forme” in seguito alla pubblicazione, e alle mostre collettive che ne sono seguite, di Pensieri per l’Arte, la raccolta di aforismi e quadri di pittori contemporanei emergenti che è stata protagonista il 15 dicembre della cena benefica natalizia del Lions Club di Milano Brera. La presidentessa in carica, Simona Amore, ha accolto subito e con entusiasmo la mia idea di usare il libro per raccogliere fondi in favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia. La cena è stato un meraviglioso momento di solidarietà unita all’arte dei dipinti di Giampiero Murgia, di Roberto Pisano, di Cristiana Zamboni, di Donatella Murru e di Emanuela Faelli, delle note di musica classica della bravissima pianista Sonia Vettorato e, ovviamente i volumi di Pensieri per l’Arte come dono a tutti i commensali, il cui costo di 10 euro a copia è stato interamente devoluto. Molto intenso il momento di lettura del brano Goccia di memoria, che ho scritto di getto dopo il secondo distruttivo sisma e che ha scosso la sensibilità del pubblico presente. Ma il tam tam di aiuto si è allargato anche a tutte le persone che, pur vivendo lontane o non potendo partecipare, hanno comunque voluto dare il loro contributo. Ringrazio in particolare il Segretario Regionale del Dipartimento Organizzativo della Fit Cisl Reti che ne ha acquistate 10 copie per regalarle in vista del Natale e Samuele Maledì, titolare del ristorante Hosteria della Musica di viale Fiori 2 a Brera, centro artistico pulsante di Milano, che a sua volta ne ha acquistate altrettante per omaggiarle ai clienti più affezionati. Grazie ai partecipanti alla cena e al contributo di tutti la somma raccolta finora è di 780 euro.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho ancora due appuntamenti con le presentazioni di Ricomincia da te – domenica 18 dicembre alla Libreria Goldoni di Treviso, evento organizzato e voluto dalla pittrice Claudia Rossetti dell’Associazione Arte Scalza con la collaborazione della Tavolozza Trevigiana e di cui sarà moderatrice la pittrice Fabiola Grollo, e mercoledì 18 gennaio alla Biblioteca Civica Vittorio Sereni di Melzo, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Melzo in collaborazione con il gruppo di lettura cittadino di cui sarà moderatore d’eccezione il giornalista e criminologo Flavio Lucio Rossio -, dopodiché mi dedicherò completamente all’organizzazione e al lancio di Dimenticando Santorini, il mio sesto romanzo, che ha incontrato l’entusiasmo di Osvaldo Tartaro di Talos Edizioni, la casa editrice con cui sarà pubblicato. Il 15 marzo infatti alla Palazzina Liberty di largo Marinai d’Italia avrà luogo la prima presentazione assoluta, con il patrocinio della Comunità Ellenica di Milano, di cui ringrazio la presidentessa Sofia Zafiropoulou, una grande donna che ammiro davvero molto, che lo ha subito voluto inserire nel programma culturale dell’Associazione. Il romanzo ha anche avuto la prefazione di Massimo Pedroni, autore radiotelevisivo, scrittore ed ex consigliere del Teatro Argentino di Roma, che ringrazio di cuore per le connotazioni filosofico-esistenziali che ha evidenziato nella trama e nelle vicissitudini dei protagonisti, e la copertina della bravissima pittrice Katia Malizia. Dimenticando Santorini parla di distacchi, di destini indissolubilmente legati anche se apparentemente distanti, di conflitti familiari – tra padre e figlia, tra sorelle -, di rinunce a sogni che poi però generano il rimpianto di non aver combattuto per essi, di scelte compiute per seguire una volontà esterna alla propria che a posteriori si rivelano sbagliate non tanto per ciò che hanno generato quanto perché non erano quelle che si sarebbero prese se non si fosse subita quella forte influenza esterna. La storia inizia a Santorini, la meravigliosa isola greca che rimane per sempre nel cuore di Jade così come il sentimento puro e forte per Damian, nonostante la sorte decida di separarli, ed è nell’indimenticabile isola che il destino sviluppa le sue trame in un crescendo di avvicinamenti e nuove separazioni che permeano l’intero romanzo. Il libro uscirà i primi di marzo ma è prenotabile all’indirizzo email dell’editore info@talosedizioni.it.
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